Cloud management

Amazon, uno strumento per calcolare i costi del Cloud giorno per giorno

I vantaggi dell’IT come servizio in termini di infrastruttura virtuale rischiano di vanificarsi se il suo uso cresce in misura incontrollata. Sta quindi emergendo sul mercato una serie di strumenti per assicurare il pieno controllo sulle risorse impiegate, offerti sia da parte di fornitori come Amazon, sia da terze parti indipendenti

15 Apr 2014

Alcune delle caratteristiche più apprezzate del Cloud Computing, come per esempio il non doversi preoccupare più di tanto dell’infrastruttura hardware, rischiano di rivelarsi un’arma a doppio taglio quando l’uso della stessa infrastruttura viene fatturato a consumo e si fatica a mantenere il controllo. La tendenza comune di un’attività, almeno nelle intenzioni, è infatti orientata alla crescita, e cresce di conseguenza anche il consumo di risorse che, per quanto nascoste, prima o poi si materializzano sotto forma di fattura relativa ai consumi.

In questo quadro Amazon, che è famosa per l’e-commerce ma è anche uno dei principali fornitori al mondo di servizi Cloud, per venire incontro alle esigenze degli utente ha messo a punto una sorta di “contatore”. Cost Explorer è infatti una funzione online attraverso la quale, spiega l’azienda, è possibile mantenere sotto controllo in ogni momento la spesa sostenuta per i servizi di hosting e analizzarne l’andamento.

L’applicazione, gratuita, mette a disposizione una serie di report predefiniti per mostrare la spesa mensile suddivisa per servizi diretti o account collegati e l’ammontare giornaliero. Per esempio, un report a fine giornata può aiutare un amministratore a verificare in dettaglio la provenienza delle voci di spesa, in modo da tracciare costantemente le singole aree o i singoli progetti senza dover aspettare l’estratto conto mensile. Prossimamente, inoltre, il numero dei report preconfigurati è destinato a crescere.

Cost Explorer presenta anche un buon livello di personalizzazione. È infatti possibile applicare filtri sulla base di un intervallo di tempo piuttosto che un singolo account, servizio o altro parametro, sempre al fine di ottenere un’analisi più dettagliata delle voci di spesa. Messo a disposizione dei clienti Amazon, il servizio è accessibile nella sezione di fatturazione “AWS Management Console”, dove è stata inserita un’icona dedicata nel pannello di sinistra dell’interfaccia, e può essere attivato con un click sull’omonimo pulsante Cost Explorer.

Una volta attivato il servizio, Amazon elabora le informazioni relative al mese corrente e i quattro precedenti. Gli ultimi trenta giorni sono messi a disposizione nel giro di 24 ore, mentre il restante pacchetto dati richiederà qualche giorno di attesa. Da quel momento però, l’aggiornamento è costante e garantito almeno una volta al giorno. Per evitare che comunque un utente possa incontrare difficoltà, è stata anche inserita un’apposita sezione nella parte del sito Web dedicata alla documentazione.

La proposta di Amazon non è comunque l’unica del genere: sul mercato esistono delle alternative anche indipendenti dal fornitore. Proprio pochi giorni fa Cloudyn ha presentato “Enterprise Chargeback Edition”, uno strumento pensato proprio per facilitare alle grandi aziende il controllo continuo dei costi e dell’utilizzo delle risorse, al fine di applicare al servizio i necessari aggiustamenti. A differenza di quello fornito direttamente da Amazon, lo strumento viene inoltre indicato come in grado di aiutare a ridurre i costi del servizio cloud.

In questo caso la console di gestione è in grado per esempio di mostrare una visione aggregata con report che indicano i costi del singolo servizio, il potenziale risparmio, il numero dei server virtuali utilizzati e quanto ciascuna divisione dell’azienda utente incide sulla spesa complessiva. Il software viene garantito pienamente compatibile sia con Amazon Web Services che con la piattaforma cloud di Google. Al momento, è stata messa a disposizione una versione dimostrativa gratuita, anche se l’azienda non ha ancora comunicato nè la durata del periodo di prova nè il tariffario.

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